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<br>Il nodo della cintura rappresenta la nostra decisione di proseguire verso la conoscenza materiale prima e spirituale poi, per arrivare all’armonia con il cosmo. È un cammino arduo, in parte materiale ed in parte spirituale e la sua finalità non è nè la violenza nè l’utilizzo della forza bruta, ma il rispetto verso tutti gli esseri viventi. Con tali parole ammonisce di controllare sempre se i nostri piedi poggiano bene sul terreno e se conosciamo la direzione degli stessi.<br><br>Esistono diversi sistemi di trascrizione dal giapponese alle lingue occidentali, quello generalmente più usato è il metodo Hepburn cui questo glossario cerca di adeguarsi; ma di fatto esistono discordanze, per ragioni pratiche, su alcuni punti essenziali, per esempio nel rafforzamento delle vocali. Dovrebbero essere rappresentate con un particolare segno grafico come per esempio in aikidō, ma la mancanza degli opportuni caratteri presso le tipografie – o nei sistemi informatici – ha fatto sì che venissero utilizzati dei palliativi, trascrivendo con aikidô, aikidoo oppure aikidou. Questi metodi sono equivalenti e non cambiano in ogni caso né il significato del termine né la pronuncia.<br><br>Un altro principio fondamentale della filosofia dell’aikido è Muteiko, ovvero "non resistenza". Coloro che hanno intenzioni malvagie o pensieri malevoli vengono immediatamente sconfitti. Muteiko è un concetto molto simile al taoista wu wei, "non azione" o "non affermazione". C'e' da dire che il concetto di Ki, nel suo significato di energia sottile , non riguarda solamente gli esseri umani ma viene esteso a tutte le manifestazioni della natura. Altre trascorrono molto tempo con bokken e jō, praticato rispettivamente sotto il nome di aiki-ken, e aiki-jō.<br><br>La visione delle cose viene advert essere espressa nell’allenamento con la concezione della sfera e del cerchio, così da ricreare una coscienza nuova del tempo e dello spazio che appare senza distanze né confini. La capacità di riuscire a cadere senza riportare traumi o altri danni da impatto sul tatami è fondamentale nell’aikido che si avvale di questa tecnica base per rendere elastico il corpo e irrobustirlo nello stesso tempo. Oltre allo sviluppo di questa essenziale padronanza del proprio corpo, la caduta abitua a vivere gli spostamenti attraverso una dimensione spazio-temporale diversa rispetto a quella che normalmente si ha nella posizione eretta, sia anche, quest’ultima, movimentata con direzioni diverse. Dopo un periodo di studio del Kendo, Mochizuki Minoru tornò alla pratica del judo nel 1924 e nel 1926 si iscrisse al Kodokan di Tokyo dove prese il grado di cintura nera.<br><br>Metodo di autodifesa fondato a Tokyo nel 1942 dal Maestro Morihei Ueshiba e basato sui principi dell'aikijitsu. Oltre a tutti benefici per il corpo, l’aikido si pratica in due nel rispetto dell’integrità dell’altro. Inoltre, ti insegna a gestire lo stress perché lo spirito delle arti marziali giapponesi aiuta a ritrovare la calma interiore, esprimendo la propria personalità senza costrizione. La cintura obi viene legata di dietro con un nodo speciale (il nodo sotto-hakama); partendo poi dal davanti, i lacci vengono avvolti intorno alla vita e vengono incrociati sul nodo dell'obi. Vengono poi fissati e viene aggiustato il supporto rigido; infine il secondo paio di lacci che provengono dal supporto rigido vengono portati davanti e annodati in diversi modi.<br><br>Nel rispetto della tradizione marziale giapponese, la pratica dell’aikidō contempla anche l’esecuzione in ginocchio delle stesse tecniche apprese in piedi contro un ipotetico aggressore, anch’egli in ginocchio o in posizione eretta. Un assistente simula quindi in modo veritiero un attacco all’insegnante che di volta in volta, mostra le possibili risposte difensive. Gli allievi poi, in coppia, ripetono quanto visto, scambiandosi a turno i ruoli di aggressore e difensore per consentire a entrambi di sperimentare e "sentire" la tecnica tanto da parte di chi la esegue, quanto da parte di chi la subisce. Ogni tecnica viene eseguita ripetutamente da ciascun praticante sia con la parte destra dei corpo sia con la sinistra, effettuando un’entrata nello spazio morto dell’attacco o aggirandolo sul fianco.<br><br>L’Aikido è una disciplina marziale sviluppata daMorihei Ueshiba a cominciare daglianni trenta del ’900 in Giappone partendo dagli insegnamenti di scuole precedenti (si veda Wikipedia per la storia dell’Aikido). L’aikido, nel suo aspetto filosofico, è una costante pratica quotidiana che accresce il senso di disciplina, di conoscenza di sé, di pace ed armonia. Alla prova pratica l’aikido non è sempre stato apprezzato come arte di autodifesa, per via dell’assenza di combattimenti nel suo sistema di allenamento.<br><br>Questa persona period Onisaburo Deguchi, capo della setta scintoista chiamata Omoto-Kyo. Morihei rimarrà in Ayabe per diversi anni diventando la guardia del corpo di Onisaburo Deguchi partecipando, insieme alla setta, a diversi accadimenti. L’Aikido è quindi il percorso spirituale che ci permette di armonizzare la nostra energia interiore congiuntamente con la sorgente universale per poi espanderla sulla terra diventando così tutt’uno con l’ambiente che ci circonda. In definitiva aikido significa modo oppure through per raggiungere l’armonia di tutte le energie vitali dell’uomo. DO rappresenta la by way of da percorrere, il sentiero di realizzazione, l’espressione del lavoro individuale di ricerca e applicazione che porta alla consapevolezza.<br><br>If you loved this post and you would like to receive much more information regarding [https://boinc.berkeley.edu/view_profile.php?userid=820992 Masunaga roma] kindly pay a visit to the web site.<br>
<br>Successivamente, nel 1938, il maestro Ueshiba creò un dojo e un tempio shintoista a Iwama (città a a hundred and fifty km. a nord di Tokyo) e iniziò a insegnare l’Aikido. Ma la guerra finì e il desiderio di Ueshiba period quello di riprendere al più presto gli studi interrotti del Ju-Jutsu. Tuttavia, il suo organismo ebbe grandi problemi a causa di una grave encefalite che lo costrinse a letto per sei mesi.<br><br>Dal punto di vista strettamente pratico l'Aikido è una disciplina puramente difensiva che non ricerca la sopraffazione dell'avversario, ma piuttosto la sua neutralizzazione non violenta. Dal punto di vista pratico, tutte le tecniche dell’aikido interiorizzano questo spirito e così educano ad applicarlo in ogni momento della propria vita. Le tecniche infatti finiscono sempre con una neutralizzazione non violenta degli attacchi, portandoli prima "nel nostro centro" e poi "nel vuoto" . Il sistema in cui l’erede nelle scuole di arti marziali è il figlio del precedente Maestro era comune nelle ko-ryu e ci si riferiva a esso come iemoto. Da quel momento in poi è un continuo progresso della diffusione della pratica, tale da permetterle di essere tra le prime arti marziali a essere autorizzata a riprendere il suo insegnamento pubblico nel 1948, dopo gli accadimenti della seconda guerra mondiale e delle conseguenze interne al Giappone.<br><br>Per complicare ulteriormente la faccenda, una rigida etichetta, gravitante attorno advert un codice basato sull’onore, lascia comprendere definitivamente l’importanza di uno spirito sincero. In passato ha rivestito un ruolo essenziale a livello societario ed organizzativo, raggiungendo livelli altissimi per importanza nel corso della storia. Onore è una parola davvero forte, fa il punto della situazione di un uomo sotto svariati aspetti della vita.<br><br>Sono stati riportati quando possibili i termini tecnici utilizzati dalle differenti scuole di aikido ma viene generalmente utilizzata la terminologia maggiormente utilizzata nelle scuole Aikikai che rappresentano una importante percentuale del totale. Vengono riportati i termini tecnici utilizzati in altre arti marziali qualora abbiano attinenza con la pratica dell’aikido, senza pretendere di esaurirne la casistica. In particolare numerosi termini si riferiscono a diverse scuole di spada o di arma. Come tutti i tipi di abbigliamento tradizionale giapponese, è importante piegare correttamente la hakama per non rovinarla, specialmente quelle in seta. Con le hakama questo è particolarmente importante, poiché ha molte pieghe che possono essere facilmente sformate; le hakama sono spesso considerate una sorta di allenamento per imparare a piegare correttamente gli abiti tradizionali giapponesi, in parte a causa delle pieghe e in parte perché le cinghie lunghe devono essere correttamente lisciate. Nelle varie tradizioni di arti marziali in cui va indossata la hakama, i professionisti devono anche imparare a piegarla.<br><br>L’Aikido è una disciplina marziale sviluppata daMorihei Ueshiba a cominciare daglianni trenta del ’900 in Giappone partendo dagli insegnamenti di scuole precedenti (si veda Wikipedia per la storia dell’Aikido). L’aikido, nel suo aspetto filosofico, è una costante pratica quotidiana che accresce il senso di disciplina, di conoscenza di sé, di tempo ed armonia. Alla prova pratica l’aikido non è sempre stato apprezzato come arte di autodifesa, per by way of dell’assenza di combattimenti nel suo sistema di allenamento.<br><br>Si possono dunque individuare generazioni successive di aikidoisti, corrispondenti ad altrettanti momenti storici dello sviluppo e dell'evoluzione dell'aikido in Italia. La quasi totalità degli italiani che per primi hanno appreso l'arte dell'aikido, a parte pochissimi pionieri che si sono recati personalmente all'Hombu Dojo Aikikai del Giappone, hanno infatti avuto quale culla aikidoistica il grembo dell'Aikikai Foundation del Giappone e, quali nutrici, gli insegnanti giapponesi inviati appositamente in Italia dall'Ente aikidoistico giapponese. Ben presto sulla scia del successo riportato da Tohei,  If you beloved this article and you would like to receive much more information about [http://polyinform.com.ua/user/CandelariaCuper/ Ideogramma Vita] kindly stop by the web-site. altri allievi diretti del fondatore iniziarono a viaggiare per il mondo per far conoscere questa nuova disciplina giapponese e rendere partecipe il mondo intero del messaggio etico e spirituale in esso contenuto.<br><br>Ad eccezione dei bambini, per i quali solitamente si tengono apposite lezioni, i corsi sono aperti a tutti indipendentemente dal sesso o dall’età poiché l’aikidō si prefigge di essere una disciplina praticabile da chiunque. Ai principianti vengono in primo luogo insegnate le tecniche di caduta (in avanti e all’indietro), gli spostamenti e le tecniche di base. Le lezioni iniziano in ginocchio, seduti sui talloni, con un breve momento di concentrazione, seguito dal rituale saluto a un’immagine del Fondatore dell’aikidō e all’insegnante, e continuano con esercizi di respirazione profonda e di concentrazione (kokyū soren, controllo dell’energia totale attraverso il metodo della respirazione). Preparati così mentalmente e spiritualmente, si eseguono velocemente alcuni esercizi di riscaldamento, di allungamento muscolare e le cadute. Il termine arte marziale non è di origine orientale, ma è nato con ogni probabilità, anche se mancano al momento notizie certe, in occidente. L’idea di fondo, propugnata dallo stesso fondatore dell’aikido, è che nella società contemporanea i conflitti sono tipicamente su un piano socio-relazionale.<br>

Nuværende version fra 14. okt. 2021, 05:17


Successivamente, nel 1938, il maestro Ueshiba creò un dojo e un tempio shintoista a Iwama (città a a hundred and fifty km. a nord di Tokyo) e iniziò a insegnare l’Aikido. Ma la guerra finì e il desiderio di Ueshiba period quello di riprendere al più presto gli studi interrotti del Ju-Jutsu. Tuttavia, il suo organismo ebbe grandi problemi a causa di una grave encefalite che lo costrinse a letto per sei mesi.

Dal punto di vista strettamente pratico l'Aikido è una disciplina puramente difensiva che non ricerca la sopraffazione dell'avversario, ma piuttosto la sua neutralizzazione non violenta. Dal punto di vista pratico, tutte le tecniche dell’aikido interiorizzano questo spirito e così educano ad applicarlo in ogni momento della propria vita. Le tecniche infatti finiscono sempre con una neutralizzazione non violenta degli attacchi, portandoli prima "nel nostro centro" e poi "nel vuoto" . Il sistema in cui l’erede nelle scuole di arti marziali è il figlio del precedente Maestro era comune nelle ko-ryu e ci si riferiva a esso come iemoto. Da quel momento in poi è un continuo progresso della diffusione della pratica, tale da permetterle di essere tra le prime arti marziali a essere autorizzata a riprendere il suo insegnamento pubblico nel 1948, dopo gli accadimenti della seconda guerra mondiale e delle conseguenze interne al Giappone.

Per complicare ulteriormente la faccenda, una rigida etichetta, gravitante attorno advert un codice basato sull’onore, lascia comprendere definitivamente l’importanza di uno spirito sincero. In passato ha rivestito un ruolo essenziale a livello societario ed organizzativo, raggiungendo livelli altissimi per importanza nel corso della storia. Onore è una parola davvero forte, fa il punto della situazione di un uomo sotto svariati aspetti della vita.

Sono stati riportati quando possibili i termini tecnici utilizzati dalle differenti scuole di aikido ma viene generalmente utilizzata la terminologia maggiormente utilizzata nelle scuole Aikikai che rappresentano una importante percentuale del totale. Vengono riportati i termini tecnici utilizzati in altre arti marziali qualora abbiano attinenza con la pratica dell’aikido, senza pretendere di esaurirne la casistica. In particolare numerosi termini si riferiscono a diverse scuole di spada o di arma. Come tutti i tipi di abbigliamento tradizionale giapponese, è importante piegare correttamente la hakama per non rovinarla, specialmente quelle in seta. Con le hakama questo è particolarmente importante, poiché ha molte pieghe che possono essere facilmente sformate; le hakama sono spesso considerate una sorta di allenamento per imparare a piegare correttamente gli abiti tradizionali giapponesi, in parte a causa delle pieghe e in parte perché le cinghie lunghe devono essere correttamente lisciate. Nelle varie tradizioni di arti marziali in cui va indossata la hakama, i professionisti devono anche imparare a piegarla.

L’Aikido è una disciplina marziale sviluppata daMorihei Ueshiba a cominciare daglianni trenta del ’900 in Giappone partendo dagli insegnamenti di scuole precedenti (si veda Wikipedia per la storia dell’Aikido). L’aikido, nel suo aspetto filosofico, è una costante pratica quotidiana che accresce il senso di disciplina, di conoscenza di sé, di tempo ed armonia. Alla prova pratica l’aikido non è sempre stato apprezzato come arte di autodifesa, per by way of dell’assenza di combattimenti nel suo sistema di allenamento.

Si possono dunque individuare generazioni successive di aikidoisti, corrispondenti ad altrettanti momenti storici dello sviluppo e dell'evoluzione dell'aikido in Italia. La quasi totalità degli italiani che per primi hanno appreso l'arte dell'aikido, a parte pochissimi pionieri che si sono recati personalmente all'Hombu Dojo Aikikai del Giappone, hanno infatti avuto quale culla aikidoistica il grembo dell'Aikikai Foundation del Giappone e, quali nutrici, gli insegnanti giapponesi inviati appositamente in Italia dall'Ente aikidoistico giapponese. Ben presto sulla scia del successo riportato da Tohei, If you beloved this article and you would like to receive much more information about Ideogramma Vita kindly stop by the web-site. altri allievi diretti del fondatore iniziarono a viaggiare per il mondo per far conoscere questa nuova disciplina giapponese e rendere partecipe il mondo intero del messaggio etico e spirituale in esso contenuto.

Ad eccezione dei bambini, per i quali solitamente si tengono apposite lezioni, i corsi sono aperti a tutti indipendentemente dal sesso o dall’età poiché l’aikidō si prefigge di essere una disciplina praticabile da chiunque. Ai principianti vengono in primo luogo insegnate le tecniche di caduta (in avanti e all’indietro), gli spostamenti e le tecniche di base. Le lezioni iniziano in ginocchio, seduti sui talloni, con un breve momento di concentrazione, seguito dal rituale saluto a un’immagine del Fondatore dell’aikidō e all’insegnante, e continuano con esercizi di respirazione profonda e di concentrazione (kokyū soren, controllo dell’energia totale attraverso il metodo della respirazione). Preparati così mentalmente e spiritualmente, si eseguono velocemente alcuni esercizi di riscaldamento, di allungamento muscolare e le cadute. Il termine arte marziale non è di origine orientale, ma è nato con ogni probabilità, anche se mancano al momento notizie certe, in occidente. L’idea di fondo, propugnata dallo stesso fondatore dell’aikido, è che nella società contemporanea i conflitti sono tipicamente su un piano socio-relazionale.