La Storia Dellaikido

Fra Enneawiki
Version fra 14. okt. 2021, 05:17 af PhilippWexler90 (diskussion | bidrag) PhilippWexler90 (diskussion | bidrag)
(forskel) ←Ældre version | Nuværende version (forskel) | Nyere version → (forskel)
Spring til navigation Spring til søgning


Successivamente, nel 1938, il maestro Ueshiba creò un dojo e un tempio shintoista a Iwama (città a a hundred and fifty km. a nord di Tokyo) e iniziò a insegnare l’Aikido. Ma la guerra finì e il desiderio di Ueshiba period quello di riprendere al più presto gli studi interrotti del Ju-Jutsu. Tuttavia, il suo organismo ebbe grandi problemi a causa di una grave encefalite che lo costrinse a letto per sei mesi.

Dal punto di vista strettamente pratico l'Aikido è una disciplina puramente difensiva che non ricerca la sopraffazione dell'avversario, ma piuttosto la sua neutralizzazione non violenta. Dal punto di vista pratico, tutte le tecniche dell’aikido interiorizzano questo spirito e così educano ad applicarlo in ogni momento della propria vita. Le tecniche infatti finiscono sempre con una neutralizzazione non violenta degli attacchi, portandoli prima "nel nostro centro" e poi "nel vuoto" . Il sistema in cui l’erede nelle scuole di arti marziali è il figlio del precedente Maestro era comune nelle ko-ryu e ci si riferiva a esso come iemoto. Da quel momento in poi è un continuo progresso della diffusione della pratica, tale da permetterle di essere tra le prime arti marziali a essere autorizzata a riprendere il suo insegnamento pubblico nel 1948, dopo gli accadimenti della seconda guerra mondiale e delle conseguenze interne al Giappone.

Per complicare ulteriormente la faccenda, una rigida etichetta, gravitante attorno advert un codice basato sull’onore, lascia comprendere definitivamente l’importanza di uno spirito sincero. In passato ha rivestito un ruolo essenziale a livello societario ed organizzativo, raggiungendo livelli altissimi per importanza nel corso della storia. Onore è una parola davvero forte, fa il punto della situazione di un uomo sotto svariati aspetti della vita.

Sono stati riportati quando possibili i termini tecnici utilizzati dalle differenti scuole di aikido ma viene generalmente utilizzata la terminologia maggiormente utilizzata nelle scuole Aikikai che rappresentano una importante percentuale del totale. Vengono riportati i termini tecnici utilizzati in altre arti marziali qualora abbiano attinenza con la pratica dell’aikido, senza pretendere di esaurirne la casistica. In particolare numerosi termini si riferiscono a diverse scuole di spada o di arma. Come tutti i tipi di abbigliamento tradizionale giapponese, è importante piegare correttamente la hakama per non rovinarla, specialmente quelle in seta. Con le hakama questo è particolarmente importante, poiché ha molte pieghe che possono essere facilmente sformate; le hakama sono spesso considerate una sorta di allenamento per imparare a piegare correttamente gli abiti tradizionali giapponesi, in parte a causa delle pieghe e in parte perché le cinghie lunghe devono essere correttamente lisciate. Nelle varie tradizioni di arti marziali in cui va indossata la hakama, i professionisti devono anche imparare a piegarla.

L’Aikido è una disciplina marziale sviluppata daMorihei Ueshiba a cominciare daglianni trenta del ’900 in Giappone partendo dagli insegnamenti di scuole precedenti (si veda Wikipedia per la storia dell’Aikido). L’aikido, nel suo aspetto filosofico, è una costante pratica quotidiana che accresce il senso di disciplina, di conoscenza di sé, di tempo ed armonia. Alla prova pratica l’aikido non è sempre stato apprezzato come arte di autodifesa, per by way of dell’assenza di combattimenti nel suo sistema di allenamento.

Si possono dunque individuare generazioni successive di aikidoisti, corrispondenti ad altrettanti momenti storici dello sviluppo e dell'evoluzione dell'aikido in Italia. La quasi totalità degli italiani che per primi hanno appreso l'arte dell'aikido, a parte pochissimi pionieri che si sono recati personalmente all'Hombu Dojo Aikikai del Giappone, hanno infatti avuto quale culla aikidoistica il grembo dell'Aikikai Foundation del Giappone e, quali nutrici, gli insegnanti giapponesi inviati appositamente in Italia dall'Ente aikidoistico giapponese. Ben presto sulla scia del successo riportato da Tohei, If you beloved this article and you would like to receive much more information about Ideogramma Vita kindly stop by the web-site. altri allievi diretti del fondatore iniziarono a viaggiare per il mondo per far conoscere questa nuova disciplina giapponese e rendere partecipe il mondo intero del messaggio etico e spirituale in esso contenuto.

Ad eccezione dei bambini, per i quali solitamente si tengono apposite lezioni, i corsi sono aperti a tutti indipendentemente dal sesso o dall’età poiché l’aikidō si prefigge di essere una disciplina praticabile da chiunque. Ai principianti vengono in primo luogo insegnate le tecniche di caduta (in avanti e all’indietro), gli spostamenti e le tecniche di base. Le lezioni iniziano in ginocchio, seduti sui talloni, con un breve momento di concentrazione, seguito dal rituale saluto a un’immagine del Fondatore dell’aikidō e all’insegnante, e continuano con esercizi di respirazione profonda e di concentrazione (kokyū soren, controllo dell’energia totale attraverso il metodo della respirazione). Preparati così mentalmente e spiritualmente, si eseguono velocemente alcuni esercizi di riscaldamento, di allungamento muscolare e le cadute. Il termine arte marziale non è di origine orientale, ma è nato con ogni probabilità, anche se mancano al momento notizie certe, in occidente. L’idea di fondo, propugnata dallo stesso fondatore dell’aikido, è che nella società contemporanea i conflitti sono tipicamente su un piano socio-relazionale.